Nell'attuale mondo attento all'ambiente, la convergenza tra sostenibilità e conformità doganale è diventata sempre più critica per le aziende di tutto il mondo. Amanda Shires, Trade Compliance Official di Xylem, terrà un'interessante presentazione alla prossima conferenza Customs Compliance in the UK, offrendo preziose indicazioni per orientarsi in questo complesso panorama.

Conferenza sulla conformità doganale nel Regno Unito, 6-7 marzo 2024, Londra, Regno Unito
Xylem: azienda leader a livello mondiale nel settore delle tecnologie idriche
Prima di addentrarci nei dettagli della presentazione, è fondamentale comprendere il contesto in cui si colloca l'esperienza di Amanda. Xylem, azienda globale di tecnologie idriche, è all'avanguardia nell'affrontare le sfide idriche mondiali. Con la missione di creare soluzioni tecnologiche avanzate, Xylem sviluppa prodotti e servizi che movimentano, trattano, analizzano e monitorano l'acqua in vari settori. Il ruolo di Amanda in Xylem sottolinea la sua profonda conoscenza delle dinamiche commerciali internazionali e dei quadri normativi, che la rendono un'autorità affidabile nel campo della conformità doganale.
Focus della presentazione: Il Green Deal europeo e le sue implicazioni
La presentazione di Amanda esplorerà l'intersezione tra iniziative di sostenibilità e conformità doganale, con particolare attenzione all'European Green Deal (EGD) e alle sue implicazioni di vasta portata. L'EGD, lanciato nel 2019, rappresenta l'ambiziosa strategia dell'Unione Europea per raggiungere la neutralità climatica e la sostenibilità ambientale.
Argomenti chiave trattati nella presentazione:
1. Meccanismo di aggiustamento delle frontiere del carbonio (CBAM)
Il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) emerge come una componente cruciale del Green Deal europeo, volto a prevenire la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e a garantire una concorrenza equa per le industrie dell'UE. Il CBAM, parte integrante della strategia dell'UE per raggiungere la neutralità climatica, impone un prezzo del carbonio su determinate importazioni per allinearsi al meccanismo di tariffazione del carbonio all'interno dell'UE. Questo meccanismo mira a livellare le condizioni di concorrenza ritenendo gli importatori responsabili delle emissioni di carbonio incorporate nei loro prodotti, analogamente ai produttori dell'UE soggetti al sistema di scambio delle quote di emissione (ETS). Inizialmente rivolto a prodotti specifici ad alta emissione di carbonio come cemento, ferro/acciaio e alluminio, il campo di applicazione del CBAM potrebbe espandersi in futuro. Gli importatori dovranno acquistare certificati di carbonio per coprire le emissioni incorporate, con una fase transitoria in corso e un sistema permanente previsto per il 2026.
2. Regolamenti UE sui prodotti esenti da deforestazione
I Regolamenti UE sui prodotti esenti da deforestazione rappresentano un'iniziativa fondamentale nell'ambito del Green Deal europeo per combattere la deforestazione globale e garantire pratiche di approvvigionamento sostenibili. Questi regolamenti, in vigore dal giugno 2023, riguardano prodotti specifici come la soia, la carne bovina e l'olio di palma, che contribuiscono notoriamente alla deforestazione. I commercianti devono dimostrare che i loro prodotti provengono da fonti sostenibili e non contribuiscono alla deforestazione o al degrado delle foreste. La conformità comporta rigorose misure di due diligence, tra cui il monitoraggio satellitare, le verifiche sul campo e lo sviluppo delle capacità dei fornitori. Promuovendo la trasparenza e la responsabilità nelle catene di approvvigionamento, questi regolamenti mirano a mitigare l'impatto ambientale dei modelli di consumo dell'UE e a sostenere le pratiche di gestione sostenibile delle foreste in tutto il mondo.

3. Regolamenti UE sulle sostanze chimiche e aziende del Regno Unito
I regolamenti dell'UE in materia di sostanze chimiche svolgono un ruolo significativo nel definire il panorama normativo per le aziende del Regno Unito dopo la Brexit. Con oltre 40 atti legislativi in vigore, tra cui il REACH, l'UE mira a realizzare un ambiente privo di sostanze tossiche, rafforzando al contempo la competitività dell'industria chimica. La nuova strategia dell'UE in materia di sostanze chimiche, allineata con il Green Deal europeo, mira a semplificare le normative, eliminare gradualmente le sostanze chimiche dannose e promuovere la sostituzione con alternative più sicure. Nonostante la Brexit, le aziende britanniche che esportano nell'UE devono attenersi alle normative europee in materia di prodotti chimici per mantenere l'accesso al mercato. La conformità richiede un'approfondita comprensione e attuazione dei requisiti normativi, tra cui la registrazione, la valutazione e l'autorizzazione dei prodotti. La proposta di eliminazione graduale di sostanze come i PFAS sottolinea l'impegno dell'UE per la protezione dell'ambiente e della salute umana. Le aziende britanniche devono tenersi aggiornate sugli sviluppi normativi e adottare misure proattive per garantire la conformità e la competitività nel mercato dell'UE.
4. Impatto del Green Deal europeo sulle aziende del Regno Unito
Il Green Deal europeo ha implicazioni significative per le aziende britanniche impegnate negli scambi commerciali con l'UE. Poiché l'UE si sforza di raggiungere obiettivi climatici ambiziosi, gli esportatori britannici devono affrontare un maggiore controllo e requisiti normativi. Gli importatori potrebbero richiedere informazioni dettagliate sulle pratiche della catena di fornitura, sulle emissioni di carbonio e sulla sostenibilità dei prodotti, rendendo necessaria una maggiore trasparenza e documentazione da parte delle aziende britanniche. L'implementazione della CBAM e di altre tasse ecologiche potrebbe comportare maggiori costi di conformità per gli esportatori britannici, con un impatto sulla competitività nel mercato dell'UE. Sebbene la maggior parte dei regolamenti dell'UE in materia di Green Deal si applichi all'Irlanda del Nord, l'allineamento del governo britannico agli standard dell'UE potrebbe facilitare le relazioni commerciali e mitigare gli oneri normativi per gli esportatori. Tuttavia, le divergenze tra le normative ambientali e le priorità politiche potrebbero rappresentare una sfida per le relazioni commerciali tra Regno Unito e UE nel lungo periodo.
5. Strategia britannica Net Zero: Ricostruire più verde
La Strategia Net Zero del Regno Unito, delineata nell'ambito dell'iniziativa "Build Back Greener", definisce politiche ambiziose per decarbonizzare l'economia e raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050. Con l'obiettivo di eliminare gradualmente le auto a benzina/diesel e le caldaie a gas entro il 2035, la strategia pone l'accento sulla transizione verso le energie rinnovabili e le tecnologie a basse emissioni di carbonio. Misure come la zona a bassissime emissioni (ULEZ) e la determinazione del prezzo del carbonio attraverso il sistema di scambio delle emissioni del Regno Unito (ETS) mirano a ridurre le emissioni in tutti i settori. Inoltre, la strategia dà priorità agli investimenti nell'agricoltura a basse emissioni di carbonio, nella riforestazione e nelle tecnologie di rimozione dei gas serra. Tuttavia, le normative e le politiche ambientali possono incontrare la resistenza di alcuni settori e politici, evidenziando la necessità di una solida governance e del coinvolgimento delle parti interessate per garantire il successo dell'attuazione della Strategia Net Zero del Regno Unito.
Partecipando alla presentazione di Amanda Shires, i partecipanti non solo otterranno una comprensione più approfondita delle iniziative di sostenibilità, ma acquisiranno anche strategie pratiche per allineare la conformità doganale con gli obiettivi di gestione ambientale. Non perdete l'occasione di ottenere preziose informazioni da un esperto del settore.

Signora Amanda Shires,
Funzionario per la conformità commerciale, Europa, Xylem
Amanda è originaria degli Stati Uniti e ha iniziato la sua carriera nel commercio internazionale con Sandler & Travis Trade Advisory Services mentre viveva nel suo stato natale, il Michigan. In quel periodo ha ottenuto la licenza di intermediario doganale statunitense. Successivamente si è trasferita a Chicago per assumere il ruolo di Trade Compliance Specialist per lo stabilimento di produzione di Xylem a Morton Grove, IL. Dopo un anno è stata trasferita in Inghilterra per diventare responsabile della conformità commerciale di Xylem per il Regno Unito e l'Irlanda, assumendo poco dopo anche la responsabilità per la Francia e il BeNeLux.
È stata fortemente coinvolta nei preparativi per la Brexit della sua azienda e continua a sostenere le attività quotidiane nel Regno Unito e nel resto dell'Europa occidentale. Amanda ha conseguito una laurea in economia e francese presso la DePaul University di Chicago e un master in economia internazionale presso l'Università di Nottingham. Attualmente vive nel Nottinghamshire con la sua famiglia e il loro Boston Terroir.